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Finché il duro lavoro continuerà a regalarci queste emozioni andremo avanti con ancora piú voglia di crescere”.

Leonardo Pedoni

Abbiamo chiesto a Leonardo Pedoni, il giovane team manager del Team Rogue Racing come è nato questo progetto. Strano vedere un ragazzo che decide di mettere in piedi una squadra di questi tempi e decide di farla crescere velocemente, dedicando molto tempo e risorse in questo sogno. Leo ci ha raccontato i perché e quali sono i traguardi a cui lui ed i ragazzi vorrebbero arrivare. Cheers guys!

Foto Courtesy Gravitalia.it

Come è nato il progetto Rogue Racing?
Dopo anni come pilota di moto in svariati team, nel 2013 decido di fare il grande passo creare Rogue Racing cosi da poter unire la passione della guida a quella del management. Tra una gara di moto e l’altra alcuni grandi amici (che tutt’ora ringrazio) mi fanno conoscere la DH che comincio a praticare come allenamento. A fine 2014, la pista mi porta una serie di esperienze agonistiche negative, questo, unito ad un calo di sponsor (dovuto alla crisi ed al fatto che sicuramente si tratta di una disciplina in cui lo sforzo economico richiesto é ingente), durante una session in bici con quelli che poi sono diventati i miei primi amici e compagni di squadra, decido di convertire la struttura Rogue Racing in un team di downhill, ci affiliamo alla FCI tramite l’After Skull (una grande struttura romagnola dedita al ciclismo fuoristrada e bmx) ed io, Giovanni Padovani, Alessandro Piattella e Alex Graziosi, ci presentiamo alla prima gara del gravitalia 2015. Pur non avendo esperienza ci siamo messi d’impegno per presentarci fin dalla prima gara come una struttura seria e ben organizzata; la passione e l’entusiasmo ci hanno premiati e già l’anno successivo  abbiamo potuto contare sulla stretta collaborazione col nostro main sponsor Cingolani Bike Shop, un riferimento a livello nazionale.

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Ormai siete una realtà consistente sul panorama Italiano, come è avvenuta la svolta decisiva?
La svolta é arrivata nel 2017 con l’arrivo di Gian Paolo Mazzoni (un nome che ci da onore) come capo tecnico e con Francesco Savadori come pilota di punta; con loro sono arrivate le prime vittorie e grandi soddisfazioni, Francesco ha vinto il Gravitalia e ha conquistato la seconda posizione al Campionato Italiano di Bormio, Gian Paolo, che oltre al capotecnico ogni tanto ha anche fatto il pilota ha vinto il Campionato Italiano di categoria, l’Europeo di Sestola e si è portato a casa una bella medaglia d’Argento dai Mondiali Master di Andorra.

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Come siete strutturati all’interno del team? E quale è la filosofia che vi accompagna?
Professionalitá, massimo sviluppo del nostro pacchetto tecnico e assistenza totale ai nostri piloti, questa é la filosofia Rogue Racing; i nostri riders quando sono al cancelletto di partenza sanno che devono solo dare il massimo perche al resto ci abbiamo pensato noi. Gian Paolo Mazzoni si preoccupa di sviluppare le bici customizzando ogni componente con particolare attenzione sulle sospensioni. Altro vanto per la nostra squadra é sicuramente la freschissima collaborazione con  Simone Fabbri, professionista che curerà  a 360 gradi la preparazione dei piloti, fisica e mentale.

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Da quest’anno sarete impegnati anche in Coppa?
Grazie alla collaborazione con il Gravitalia Squadra Corse avremo anche la possibilitá di debuttare in Coppa Del Mondo, un sogno per noi e per questo cercheremo di approcciarci con tanta voglia di imparare e metterci alla prova.

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Programmi per questo 2018? Puoi parlarcene?
Il 2018, lo aspettiamo come un anno di ulteriore crescita, lo affronteremo con due top riders come Francesco Savadori e Federico Monzoni e con la carica di tutto il resto del team che con grande soddisfazione quest’ anno schiererà altri quindici riders in varie categorie dei differenti campionati.

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Chi ha reso possibile questo e chi vuoi ringraziare?
Tutto questo non sarebbe mai stato possibile senza l’appoggio della mia famiglia, in particolare di mia moglie e senza il supporto dei nostri sponsor che ogni anno rinnovano l’impegno in fiducia e collaborazione. Non é facile dover gestire il proprio lavoro, prendersi cura della famiglia e allo stesso tempo gestire la squadra ma la passione é tanta e finché il duro lavoro continuerà a regalarci queste emozioni andremo avanti con ancora piú voglia di crescere.

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